Breve storia della Canapa (p.1): La canapa nell'antichità

Breve storia della Canapa (p.1): La canapa nell'antichità

La Canapa è una delle piante più antiche al mondo e viene coltivata da oltre 10.000 anni: è, infatti, una delle prime specie “addomesticate” dall’uomo e ancora oggi diffusa.

Questo successo è sicuramente dovuto alla sua versatilità: la fibra è molto resistente e adatta a diversi impieghi, basta pensare che veniva usata per creare tessuti dai Giapponesi e dai Mongoli ancor prima dell’avvento della seta e del cotone. Inoltre, i semi della canapa erano considerati molto nutrienti fin dai tempi antichi e la resina aveva proprietà medicinali riconosciute.

Quali sono le origini?

Probabilmente la canapa è nata nella profonda Cina o comunque nelle Regioni dell’Asia centrale, dove sono stati trovati frammenti di ceramica raffiguranti corde in questo materiale.  Frammenti di tessuti realizzati in fibre di canapa sono stati trovati anche in Mesopotamia, in corrispondenza dell'attuale Iraq.

Da non trascurare anche la dimensione religiosa della pianta: nell’Antichissimo testo sacro indù “Atharvaveda” le foglie della canapa vengono citate come “erba sacra”, testimoniando la diffusione anche nel subcontinente indiano.

Sicuramente intorno al 1200 a.C. la canapa sativa si diffuse nell’ Antico Egitto: nella tomba del faraone Alchanate sono state infatti rinvenute tele in fibra di canapa.

Gli Sciiti diffusero la canapa nella Germania moderna, mentre dal 200 a.C. gli storici greci scrivono dei benefici della pianta contro infiammazioni, edemi e mal d’orecchi.

Probabilmente a causa degli spostamenti delle tribù nomadi dall’Asia la canapa si diffuse dal 500 d.C. rapidamente in Europa.

 

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